Lavina Bonessio, campionessa italiana 2011 di pentathlon con il BIIO-PAV
(Allenatore Dario Milanesi)
(Allenatore Dario Milanesi)
Diffuso dal bestseller “BIIOSystem®” (da quindici anni il libro di fitness più venduto in Italia, con più di 60.000 praticanti in Italia e tradotto anche in spagnolo), è un sistema integrato comprendente un allenamento con i pesi caratterizzato da pochissime/corte sedute di allenamento, la programmazione degli altri aspetti della preparazione, una nutrizione altamente innovativa legata al DNA e integrata da supplementi alimentari naturali, che permette prestazioni muscolari e mentali impensabili.
Grazie al successo incredibile del fitness molti preparatori di altri sport lo hanno applicato nello loro discipline.
Nasce cosi il BIIO versione sport: BIIO-Preparatore Atletico Vincente, (BIIO-PAV)
La sigla è l’ acronimo di Breve-Intenso-Infrequente-Organizzato e deve il suo successo, oltre alle sue particolari peculiarità scientifiche, al fatto che può essere utilizzato sia dalle persone normali che negli atleti di alta qualificazione di tutti gli sport (campione del mondo di natural bodybuilding femminile nel 2005 e maschile nel 2014,, calcio serie A e B, nazionale italiana di beach volley, tennis, golf, atletica, volley, basket, apnea statica, ciclismo su pista a livello olimpico, atletica leggera con record mondiale salto in alto Master over 45, 100-200 metri e tantissimi altri. ecc.).
Derivato dai ritmi e dalla cultura alimentare dell’evoluzione umana è diventato negli anni anche un vero e proprio stile di vita; provatelo ed entrate anche voi nel LIFESTYLE R-EVOLUTION!
Grazie al successo incredibile del fitness molti preparatori di altri sport lo hanno applicato nello loro discipline.
Nasce cosi il BIIO versione sport: BIIO-Preparatore Atletico Vincente, (BIIO-PAV)
La sigla è l’ acronimo di Breve-Intenso-Infrequente-Organizzato e deve il suo successo, oltre alle sue particolari peculiarità scientifiche, al fatto che può essere utilizzato sia dalle persone normali che negli atleti di alta qualificazione di tutti gli sport (campione del mondo di natural bodybuilding femminile nel 2005 e maschile nel 2014,, calcio serie A e B, nazionale italiana di beach volley, tennis, golf, atletica, volley, basket, apnea statica, ciclismo su pista a livello olimpico, atletica leggera con record mondiale salto in alto Master over 45, 100-200 metri e tantissimi altri. ecc.).
Derivato dai ritmi e dalla cultura alimentare dell’evoluzione umana è diventato negli anni anche un vero e proprio stile di vita; provatelo ed entrate anche voi nel LIFESTYLE R-EVOLUTION!
di Claudio tozzi - direttore del corso "preparatore atletico vincente"
Avete seguito, anche per solo qualche volta, le telecronache dei grandi eventi sportivi come i mondiali o le olimpiadi?
Diverse volte i cronisti e i commentatori sottolineano quella che effettivamente la maggior parte di voi pensa e cioè che per ottenere una medaglia, gli atleti hanno dovuto allenarsi per ore per ore, in qualsiasi specialità.
Normale, per essere tra i migliori al mondo, ottenere le massime performance muscolari, il prezzo da pagare è una vita dedicata completamente allo sport, con 4-7 ore al giorno di training, fino ad arrivare al: “tutto il giorno, tutti i giorni” dichiarato da tantissimi atleti ad alto livello.
Si può anche trasportare il discorso all’aumento della massa muscolare/diminuzione del grasso corporeo, come nel body building; oppure all' aumento della resistenza alla forza come nel CrossFit, che pur non essendo sport olimpici, anche in queste discipline l’allenamento più praticato è lo stesso e cioè dalle 4 alle 6 volte settimanali, per 2-3 ore giornaliere.
Normale? Forse, non del tutto…
Ebbene con questo articolo cercherò di convincervi che per tentare di avvicinarvi ai risultati dei grandi campioni dello sport, la strada ottimale è di fare l’ esatto contrario di quello che fanno tutti (compreso voi che state leggendo) cioè quella di allenarsi molto di meno (ma mooolto più intensamente) e cioè, mediamente, due/ volte a settimana per un massimo di tre/quattro ore settimanali e riposando anche completamente la terza o quarta settimana.
No, non è solito aleatorio proclama per richiamare la vostra attenzione per deludervi poi ben presto con i scarsi risultati, ma una metodologia già in atto da più di 15 anni da decine di migliaia di persone che la praticano con effettivo e constatabile successo.
Proprio per questo questo articolo è corredato da diversi foto di atleti di livello nazionale internazionale che si allenano con il BIIO-PAV, con risultati che sotto i vostri occhi.
Tutto parte diversi anni fa, dalla mia volontà di praticare il fitness/body building senza utilizzare farmaci, cosa che a livello agonistico era ed è la norma nel 90% dei praticanti, come del resto in tutti gli altri sport.
Quasi tutti i campioni facevano credere che il loro fisico era ottenuto con “la corretta alimentazione e il duro allenamento giornaliero di due-tre ore”, facendo così “consumare” quasi tutte le persone che provavano ad imitarli senza aiutarsi con i farmaci.
Come del resto in tutti gli altri sport... Armstrong docet.
Quindi la strada era ardua perché questo utilizzo sempre più diffuso di sostanza dopanti aveva appiattito del tutto il discorso strettamenente tecnico. “Vuoi crescere? Prendi steroidi e testosterone. Vuoi dimagrire? Iniettati l’ormone della crescita”; questo era il sunto della filosofia dei famosi “Guru”, chiamati ingiustificatamente anche Preparatori.
Il BIIO-PAV è utilizzato in serie A/1 di pallamano dall' allenatore Riccardo Trillini
Decisi quindi che la strada era quella della ricerca scientifica applicata allo sport, mettendo insieme le più avanzate tecniche di allenamento, di nutrizione e di integrazione.
Ma era con lo studio antropologico dell’ evoluzione umana (per la prima volta al mondo affiancata allo sport, gli americani vennero solo dopo con un libro di Fritz) che si comincio a formare il primo abbozzo della filosofia che poi diverrà il caposaldo del BIIOSystem® e cioè che le performance muscolari aumentano con allenamenti Brevi-Intensi-Infrequenti-Organizzati.
Esattamente tutto il contrario di quello che si vede nella maggioranza dei campi di allenamento e nelle palestre di tutto il mondo e anche (e sopratutto) per chi fa le Olimpiadi.
In pratica il BIIO-PAV non è solo un programma diverso, ma esattamente opposto a quello che comunemente viene eseguito nella maggior parte degli atleti in tutto il mondo, cioè con allenamenti che arrivano fino alle 6-7 volte settimanali, con sedute di due/tre ore.
Tutto questo si basa sull’ attento studio dell’ evoluzione umana.
Tra i 7 e 4 milioni di anni fa l’uomo cominciò a differenziarsi dagli altri primati e a percorrere un lungo cammino costellato da grandi cambiamenti ambientali, alimentari e morfologici, fino ad arrivare all’attuale strutturazione organica. Milioni di anni che hanno creato un animale, l’uomo, con caratteristiche psicofisiche plasmate dalla dura legge dell’evoluzione, in modo da adattarsi alle numerose difficoltà createsi in un lasso di temporale così enorme.
Lo studio delle abitudini di vita, alimentari, di caccia, ecc. è quindi fondamentale per sapere come sono nate certe caratteristiche fisiche, in modo da identificare, seppure con una certa approssimazione, le reazioni adattative che il nostro corpo ha trovato per sopravvivere al meglio in condizioni molte volte proibitive.
Il vice-campione olimpico di Atene 2004 Josè Escuredo utilizza il BIIO-PAV. E' attualmente selezionatore della nazionale di ciclismo su pista del Venezuela, prima nel ranking delle Americhe.
Le recenti conquiste tecnologiche, l’evoluzione dei trasporti e il benessere alimentare sono acquisizioni troppo recenti per poter cambiare una struttura organica costruita in milioni di anni e quindi l’uomo è tuttora settato quasi totalmente con i geni di almeno 100.000 anni fa.
Se, per esempio, è accertato anche dalla medicina ufficiale che ingrassiamo perché il nostro corpo è ancora settato sugli antichissimi e frequenti periodi di carestia, perché non approfondire i motivi che hanno portato il nostro organismo a reagire positivamente a sforzi brutali, ma di breve durata? Se è plausibile e credibile la spiegazione antropologica sulla linea nutrizionale da seguire in base alle nostre antichissime abitudini, è possibile ricostruire esattamente anche la quantità e qualità dei nostri sforzi fisici?
Su questa piattaforma è stata costruito il BIIO-Preparatore Atletico Vincente: studiare il passato per saperne di più sul presente, conoscere la vita dei nostri progenitori e scoprire a quali sforzi fisici erano abituati, per costruire un programma di allenamento e di alimentazione più vicino a noi.
Il velocista Giuseppe Perra ha vinto il "Mennea Day" 2014 con il BIIO-PAV
I FANTASTICI QUATTRO DEL B.I.I.O./PAV:
BREVE, INTENSO, INFREQUENTE E ORGANIZZATO
Ma perché l’ allenamento deve essere Breve?
La lotta corpo a corpo con una belva feroce, ma anche con un altro animale è forzatamente breve in termini temporali. L’uomo, o uccideva o restava ucciso e in tutti e due i casi il tempo trascorso era al massimo di pochi minuti.
Se poi veniva attaccato da qualche leone o altro animale pericoloso la fine era anche più breve. Pensate a quando eravate ragazzini e (penso che lo abbiamo fatto tutti) quando si faceva “a botte” con qualcuno dei nostri coetanei, oppure se è successo anche da adulti, o se avete assistito ad una rissa.
Se vi ricordate bene, tutto durava pochi secondi, al massimo pochissimi minuti, proprio perché alla fine quello/i più forte/i prevaleva/no o si finiva per la stanchezza data proprio dall’estrema e brutale intensità della lotta.
Questo vale soltanto per gli scontri “muscolari”, gli spostamenti a piedi erano invece ben più lunghi e frequenti, dovuti al ritorno alla base con le prede, alla ricerca di nuovi territori per la caccia, ecc.
Perché l’ allenamento deve essere Intenso?
È ovvio che lo sforzo prodotto dall’uomo nella caccia e, soprattutto, nella lotta doveva essere il massimo possibile, per non diventare preda a sua volta.
Non è possibile infatti modulare l’intensità quando si sta per essere uccisi da un leone o correre piano se la gazzella scappa.
Quando è in palio la vita si dà tutto e subito. Ecco perché ogni allenamento del BIIO-PAV deve essere eseguito come se fosse sempre l’ultima della vostra vita.
Perché l’ allenamento deve essere Infrequente?
Molto probabilmente gli ominidi dell’epoca, andavano a caccia seguendo il ritmo della… fame.
Una volta uccisa o trovata già morta una preda nella savana, ne mangiavano le carni fino a che non erano finite le parti commestibili o fino alla completa decomposizione.
Potevano passare quindi molti giorni tra una battuta di caccia e l’ altra.
Perché l’ allenamento deve essere Organizzato?
Una spedizione di caccia richiedeva di percorrere anche decine di chilometri al giorno e se si era catturata una preda, poteva passare anche parecchio tempo prima di ritornare alla base.
Questo vuol dire che, in teoria, potevano passare anche 15-20 giorni, prima di iniziare un’altra caccia/sciacallaggio, un periodo in cui la fatica fisica, se si era sfortunati, poteva essere solo rappresentata da una scaramuccia con qualche proprio simile affamato e/o da animali feroci.
In pratica eravamo abituati a fare sforzi molto infrequenti, una o due volte al massimo delle nostre attuali settimane, per poi “riposare” mediamente per altre una o due. Al limite il nostro antenato poteva, se il gruppo di ominidi era numeroso, cacciare per due o tre giorni di seguito per trovare abbastanza cibo per tutti, ma poi si fermava per molti giorni, come del resto continuano a fare tutt’ora molti predatori.
Una tipica scheda BIIO-PAV ha una durata molto ridotta, perché all’ inizio di una seduta il testosterone rimane a buoni livelli per circa 45-50’ e poi decade, mentre il cortisolo (un ormone che quando è troppo alto tende a smontare le proteine muscolari) si innalza di molto dopo circa 80’.
In pratica quindi una classica seduta con questo sistema dura tra i 45 e gli 80 minuti al massimo.
I primi tre mesi di programmazione la frequenza consigliata è di 3 volte a settimana, mentre per le schede successive è settata a due volte a settimana, con la terza o quarta settimana che si allena molto poco o addirittura per niente.
Questa frequenza può variare in più o meno a seconda del recupero individuale, ma i parametri di base sono validi per almeno l’ 85% delle persone.
Giusy Spalletta, ottocentista e giavellotista del centro olimpico dell' Esercito della Cecchignola (Roma) attualmente segue il BIIO-PAV.
Paleo Diet: La dieta del futuro viene dal nostro passato remoto: massa, dimagrimento e salute senza contare mai le calorie!
Ma per l’ alimentazione vale lo stesso discorso? La risposta è: assolutamente sì! Per circa due milioni e mezzo di evoluzione umana passati a cibarsi di una determinata selezione in qualità e quantità di cibi ha modellato i nostri geni su una determinata dieta, basata essenzialmente su carne, pesce, frutta, verdura e frutta secca.
Ma negli ultimi 10.000 anni l’ uomo ha introdotto l’ agricoltura (per motivi non ancora ben chiari) che ha portato all’ utilizzo anche di “nuovi cibi” come i cereali, i legumi, latte e derivati, mai ingeriti in precedenza da nessun essere umano, che hanno creato diabete, obesità, celichia, perdita di massa muscolare e ossea e tantissimi altri problemi.
Certo, per riconfigurare i nostri geni sui nuovi alimenti il nostro organismo dovrebbe farcela in almeno 20.000/30.000 anni, ma ci sarebbe un piccolissimo problema: ne sono passati “solo” 10.000....
Secondo Loren Cordain dell’ Università del Colorado, autore della Paleo Diet, il nostro patrimonio genetico è ancora in gran parte ottimizzato per rispondere in modo efficiente alla dieta paleolitica e dovremmo per questo motivo eliminare tutti i prodotti dell’ agricoltura per rendere il nostro corpo forte, muscoloso, efficiente e in salute.
Tale nome deriva dal fatto che il paleolitico è un era, da 1,5 milioni a 10.000 anni fà, in cui vivevamo appunto di sola caccia/raccolta. Nello specifico, i cacciatori-raccoglitori traevano fino al 65% della loro energia dagli animali vertebrati, mangiando ogni parte della selvaggina e dei pesci, nutrendosi raramente di uova e senza mai consumare latte e derivati.
Per comprendere meglio la maggiore qualità della dieta paleolitica, per esempio 1000 calorie di proteine magre di carne e pesce contengono circa 33,7 grammi di aminoacidi ramificati (BCAA), mentre 1000 calorie provenienti dal grano ne contengono 6 grammi. Inoltre consumavano crudi una certa varietà di frutti freschi, foglie, fiori e bulbi, molti dei quali ricchi di composti che prevengono molte malattie; adesso però sono stati tolti dalle tecniche delle moderne coltivazioni.
I cereali fino a 10.000 anni fa non veniva consumati e quando lo erano non si macinava finemente il grano o si producevano farine prive di fibre. Non assumevano sale e la loro dieta era ricca di sali di calcio e di potassio.
Molti erano nomadi, raramente si accampavano in un singolo posto abbastanza a lungo da permettere la fermentazione dei frutti o altre parti di piante ricche di carboidrati in etanolo o acido acetico (aceto) e certamente non distillavano bevande altamente alcoliche.
Tutti i problemi legati al bere birra o vino, ubriachezza, cirrosi epatica, alcolismo e incidenti stradali, nascono tutti dal fatto che il nostro organismo non si assolutamente evoluto con queste bevanda e quando si ingeriscono impazzisce.
Come un coniglio, un cinghiale, un cervo e le tribù dei cacciatori-raccogliatori non controllano le quantità del cibo che mangiano, nemmeno voi dovete controllare le calorie. Siamo l’ unico animale al mondo che le controlla, un metodo inutile e perverso, che può essere totalmente eliminato con la Paleo Diet.
Utilizzo questa dieta ormai da anni con risultati su forza, velocità ed endurance davvero eccezionali su moltissimi atleti che seguo.
Solo la prima fase è difficile, per via delle reticenze culturali legati all eliminazione della pasta, pane e pizza, oltre alla crisi di astinenza che può durare qualche settimana. Ma alla fine muscoli pieni, energia al massimo, più velocità, più resistenza e più coordinazione tolgono a tutti la voglia di ritornare al riso/pollo e riso/tonno.
Uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi, LeBron James, è in Paleo Diet.
Conclusioni
Abbinando BIIO-PAV, Paleo Diet e magari degli integratori mirati come omega 3, vitamina D e minerali basici che “mimano” i nutrienti che mancano ai cibi preistorici dei nostri giorni, il nostro organismo entrerà in una condizione magica, derivante dal fatto con il nostro DNA si è evoluto con questi ritmi/cibi per migliaia di anni.
In definitiva,questo sistema vi farà scoprire come si può aumentare la performance sportiva senza prendere assolutamente niente di dannoso e innaturale, ma soltanto studiando l’esatta storia dell’evoluzione umana e le più moderne tecniche di allenamento.
Dopotutto, l’Uomo di Neandertal era più muscoloso di noi di almeno 10 kg di in media e il Sapiens camminava per 10-15 km al giorno, eppure non credo prendessero qualcosa…
Claudio Tozzi
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l' ultimo giorno di questo mese
P.S.1 - Hai ancora dei dubbi? Pensi che magari questo corso non faccia per te? Allora leggi QUI e risolvi definitamente le tue perplessità
P.S.2 - Dai la svolta che meriti alla tua carriera di Preparatore Atletico. Smettila di farti umiliare e reclama il rispetto e il successo che meriti!