- VUOI CORRERE PIÙ VELOCE?
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Colpevolmente trascurato in generale, nell’attività sportiva intensa il mancato controllo dell’equilibrio acido-base (pH), dovuto essenzialmente al troppo carico di lavoro e/o all’ alimentazione troppo squilibrata, può portare a svariati problemi di salute, oltre alla perdita di prestazione. Non è pseudo-scienza, ma il futuro della nutrizione sportiva e non passa attraverso la correzione del pH, ristabilendo in questo modo il normale bilancio fisiologico distrutto dall’assurda alimentazione occidentale. L’ attività fisica è generalmente ottima per migliorare la propria forma, dimagrire o aumentare la massa muscolare, ma se fatta troppo spesso e per troppe ore, dal punto di vista acido/base, può essere veramente produrre effetti devastanti, su questo ci sono pochi dubbi. Se una disciplina viene effettuata in modo strenuo e prolungato, produce a ciclo continuo acido lattico, appunto acido, che alla lunga sarebbe la causa degli eventuali e numerosi effetti deleteri. ![]() La questione è ancora discussa, ma secondo questa teoria l’esempio classico sarebbero i ciclisti e i maratoneti che soffrono, già in giovane età di calvizie (a causa della perdita di minerali alcalini contenuti nei capelli per contrastare l’acidità cronica) e anche di invecchiamento precoce ben visibile in molti di questi atleti, come Ivan Basso, ma anche calciatori, per esempio Cambiasso dell’Inter o Conte, l’ ex allenatore della Juventus. Ma anche chi pratica il bodybuilding potrebbe avere problemi, perché in effetti la produzione di acido lattico è molto alta e se gli allenamenti sono lunghi e frequenti, si potrebbe andare ad un sovraccarico acido che porterebbe alla fine alle stesse conseguenze degli atleti di resistenza. In effetti molti bodybuilder sono calvi, anche perché gli steroidi (come vedremo poi) peggiorano la situazione. A questo punto appare evidente, che tutte le metodiche che propongono allenamenti troppo frequenti, magari giornalieri o addirittura bi-giornalieri, con la folle scusa del “affinamento della tecnica”, senza nemmeno uno scarico (“perché non serve”) espongono ad un carico acido assolutamente insopportabile per qualsiasi organismo, specialmente dopo i 40 anni. Se magari anche l’alimentazione non è corretta, le conseguenze sul pH possono essere devastanti sulla salute, a causa del carico acido che precocemente brucia e danneggia i tessuti. In pratica, gli allucinanti allenamenti di 4-7 volte settimanali, agghiaccianti e interminabili come la visione della “Corazzata Potemkin” con tanto di “occhio della madre” e “montaggio analogico” e carrozzina che cade dalle scale, sono in pratica la via più veloce per l’accumulo di acidi e quindi di invecchiamento precoce; un paradosso per lo sport dovrebbere essere un mezzo per raggiungere l’ottimale forma fisica e mantenere la giovinezza. La produzione di acido lattico deve essere quindi controllata con due/tre brevi seduti settimanali con scarico (anche delle scorie) nella terza/quarta settimana, per una quota totale di tasso acido più basso e adeguato tempo per smaltirlo, ottenendo maggiori performance muscolari, limitando l’ invecchiamento e l’insorgere di patologie. Qualcuno dirà che assomiglia al BIIO (Breve-Intenso-Infrequente-Organizzato), la mia programmazione di allenamento con i pesi; ha perfettamente ragione a pensarlo, perché è esattamente quello che intendevo. Non è altro che l’ennesima conferma (qualora ce ne fosse ancora bisogno) che allenamento più corti e rarefatti nel tempo, non solo predispongono a risultati enormente maggiori, ma permetto uno stile di vita più sano, meno maniacale con la palestra, conservando nello stesso tempo anche la salute e allontanando il più possibile la vecchiaia. VUOI AUMENTARE IL VO2 MAX? ALLORA GUARDA QUESTO DVD ![]() pH e doping Gli ormoni aumentano i livelli di acidità dell’ organismo e non è caso che praticamente tutti gli effetti collaterali dei steroidi anabolizzanti sono simili alle problematiche date dall’ acidosi cronica: acne, colesterolo alto, ipertensione e problemi cardio-vascolari non sono altro che le conseguenze dello squilibrio-acido base nell’organismo a causa dell’uso assurdo e dissennato di ormoni sintetici. A questo aggiungono la dieta iperproteica magari monotematica a base di riso (acido), fiocchi d’ avena (acidi), pollo (acido) e tonno (acido), che non fa altro che peggiorare in modo esponenziale la situazione. Questo spiegherebbe anche l’assurdo nervosismo e il carattere instabile di molti dopati; come le donne impazziscono quando prima del ciclo mestruale per gli alti livelli di acidità depositati, lo stesso succede a questi soggetti. Ma anche chi fa sport di resistenza come ciclismo o maratona utilizza alte quantità di acidissima pasta, pizza e affini e infatti la maggioranza sono calvi... Senza contare che la prestazione peggiora. Ritornando a noi, gli uomini non possono sfogare l' acidità nel mestruo, ( e nemmeno le donne perché gli ormoni bloccano il tutto), con il risultato che diverse volte il tutto finisce che uccidi moglie, figlio e poi te stesso come il clamoroso caso del wrestler Chris Benoit di giugno 2007. Il blocco della mestruazioni provoca un riallineamento con i problemi prettamente maschili, ne è prova che nelle donne anabolizzate spesso iniziano a perdere i capelli secondo schemi maschili. Ci sono almeno un centinaio di motivi per non utilizzare steroidi e altri ormoni; lo squilibrio del pH si aggiunge a tutto questo. Infatti l’ età media dei dopati è molto bassa, proprio perché li espone precocemente a tutti una serie gravissima di problemi dovuti all’ acidità, che peraltro si somma ad un alimentazione dal pH troppo basso, provocando morte e distruzione. Se qualcuno sopravvive tranquillamente ad anni di abusi, deve solo ringraziare, ogni giorno della sua vita, la genetica che gli permette di smaltire le scorie in modo più efficiente di altri. Ma questo non è successo, per esempio, con l’ ultimo caso (di una lunga serie) e cioè l’ex bodybuilder professionista IFBB Nasser el Sonbaty morto a 47 anni nel marzo 2013 dopo essere stato male per diversi mesi: insufficienza cardiaca congestizia e danni renali. Il grasso corporeo non è tutto grasso ma… …acqua. Avete capito bene, molto di quello che magari avete su addome/fianchi/glutei potrebbe non essere tessuto adiposo, ma solo e semplicemente acqua. Per comprendere meglio questo fenomeno, facciamo l’ esempio di un bicchiere di acqua, in cui prima mettiamo un cucchiaio di zucchero, lo mescoliamo e naturalmente sarà totalmente sciolto nella soluzione. Ma se noi mettiamo un altro cucchiaio di zucchero e un altro ancora, parte di esso si depositerà nel fondo del bicchiere. Il nostro corpo funziona allo stesso modo, quindi se non beviamo abbastanza, le scorie (come lo zucchero) si depositeranno in tutto il corpo, provocando degli accumuli di acqua (edemi) che gonfiano il corpo “mimando” l’ effetto di ingrassamento. Certo, in parte è sicuramente accumulo adiposo, ma in molti casi è semplicemente un abnorme concentrazione di acqua che tenta di sciogliere gli acidi, ma che poi rimane lì ad accumularsi, perché magari non si beve abbastanza e/o si mangia in equilibrio acido/base. Provate progressivamente a bere di più, anche 3 litri di acqua al giorno, magari alcalina e vedrete che piano piano perdere peso, soprattutto dovuto all’ espulsione delle acqua “attaccata” alle scorie. ![]() Come regolare l’equilibrio acido-base A questo punto è arrivato il momento di tirate le somme e dare dei consigli pratici per cercare di ottimizzare il vostro PH, al fine di incrementare le vostre prestazione atletiche, ma anche e soprattutto per mirare ad ottenere un netto miglioramento della vostra salute. Quindi dopo la mezza età dovremmo ingerire molti cibi e bevande alcalini, in modo da:
Riassumendo Bere acqua alcalina in quantità (almeno 1,5 litri). L’ acqua del rubinetto oppure in bottiglia è generalmente neutra, cioè 7 di pH, massimo 8, invece per svolgere le funzioni di smaltimento delle scorie deve essere intorno compresa nel range 8,5-9,5, cioè simile a quella bevevamo nei laghi africani milioni di anni fa. Purtroppo nelle bottiglie di plastica l’acqua così alcalina non si può vendere, nel vetro si, però costa troppo e cosi non esiste praticamente in commercio. Per ovviare al problema esistono però due soluzioni: 1) Apparecchi ionizzatori (Per esempio quello qui sopra in foto):sono dei dispositivi che si allacciano direttamente ai tubi idraulici e fanno uscire l’ acqua alcalina direttamente dal rubinetto. Gli ospedali giapponesi sono tutti dotati di questi congegni e hanno la vita media più alta del mondo. Hanno un costo un po’ elevato, ma durano 10-15 anni e i benefici che danno ripagano ampiamente l’ investimento. Per chi ancora fosse scettico riguardo l’ argomento acido-base, ricordo che proprio recentemente la prestigiosa rivista “Nature” e anche l’ ISS (Istituto superiore di sanità) hanno confermato che, visto che il cancro è acido, una speranza per curarlo può proprio essere l’ uso di prodotti alcalini, che appunto contrastino l’ avanzare delle malattia. Forse è anche per quello che in Giappone, la mortalità per cancro è la più bassa del mondo. 2) L’uso prodotti alcalini liquidi come per esempio PH Detox Balance. Si mettono 4 gocce in un bicchiere di acqua (non rubinetto, ma minerale naturale) e si rende cosi’ alcalina a 9,5; consigliati almeno 5 bicchieri di acqua basica al giorno. In alternativa o in abbinamento si possono assumere anche delle polvere basiche, come per esempio Basenpulver. Inoltre:
Claudio Tozzi Le informazioni contenute in questo articolo hanno fini puramente divulgativi e non intendono in alcun modo sostituire il parere dei professionisti del settore sanitario. Consultate il vostro medico prima di iniziare qualsiasi programma di esercizio o integrazione nutrizionale. Tutti i diritti sono riservati ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
di Riccardo Trillini, Allenatore serie A1 di pallamanoIl tecnico ci illustra le sue esperienze con il nostro sistema, specialmente riguardo le problematiche della pausa estiva e del rafforzamento muscolare dei giocatori. Estate, tempo di relax e di vacanze. Conclusi gli impegni scolastici e lavorativi, le giornate di molte persone sono tese al divertimento ed allo sfruttamento della bella stagione. Tuttavia giocatori e giocatrici di pallamano non dovrebbero dimenticare d’aver sospeso l’attività agonistica da troppo tempo e di avere ancora tanti giorni “d’ozio” prima di iniziarne un’altra. Molti pensano, sbagliando, che un’attività all’aria aperta come una passeggiata in bici, una corsetta od una partita a tennis consenta loro di mantenere lo status di “atleta”. Gli atleti dovrebbero sapere benissimo che il periodo transitorio è il periodo d’oro per migliorare le capacità fisiche, soprattutto quelle relative alla forza, e/o per colmare lacune della propria struttura fisica. Credo che l’attività più importante sia l’allenamento con i pesi. Quando vado in palestra, nei mesi di giugno e luglio, incontro generalmente poche persone: in buona parte sono patiti del fitness e del body building, alcuni sono solo soggetti in sovrappeso che si apprestano alla prova costume, e poi altri ancora sono sportivi nel periodo transitorio. Molti calciatori, pallavolisti e cestisti. E i nostri pallamanisti? L' autore dell' articolo, riccardo trillini![]() I più motivati praticano quest’attività, ma molti, per diversi motivi, trascurano quest’allenamento pensando che avranno tempo di allenarsi poi con la squadra. Fortunatamente il nostro movimento è cresciuto culturalmente e si sente parlare sempre meno di concetti superati del tipo “ i pesi rallentano” ecc… E’ anche vero che molti giocatori/trici non hanno una conoscenza approfondita di questa metodica e, quando vanno in palestra, si affidano agli istruttori o si fanno guidare a distanza dai propri allenatori. Chiaramente è giusto farsi consigliare da esperti, ma, ho notato, che spesso la motivazione tende a scemare, anche perché il periodo estivo non aiuta. Le distrazioni per non andare in palestra sono troppe, cosicchè la maggior parte dei programmi di muscolazione falliscono a causa di una pratica incostante. Vorrei proporre un metodo che funziona molto bene, anche (a volte lo prevede) con la frequenza discontinua in sala pesi. Ho provato diversi sistemi di allenamento per la forza, per la massa ecc, e, tra i tanti, questo mi è sembrato particolarmente adatto a chi ha poco tempo, a chi non è professionista ed in genere a chi non ha una grande abitudine al lavoro con i pesi. Sicuramente ci saranno metodi migliori, metodi più specifici per la forza o per la massa. Certo, non è immune da critiche da parte di addetti ai lavori e, come spesso accade in questo ambito, fra un po’ di tempo verranno inventati e seguiti altri sistemi d’allenamento. Tuttavia l’ho sperimentato ed ho potuto apprezzarne alcune caratteristiche. E’ usato non solo da bodybuilders (seguaci della strada “natural”), ma anche da preparatori di sport di squadra. Il metodo si chiama B.I.I.O., e l’ideatore Claudio Tozzi ce lo presenta nel suo libro : “La scienza del natural bodybuilding”. Il nome B.I.I.O. deriva dai suoi principi : B. breve, I. intenso, I. infrequente O. organizzato. Il concetto di partenza è un po’ troppo filosofico, non mi convince, ma ho potuto constatare, che, comunque, presenta molti punti di forza dai quali noi pallamanisti (non professionisti) possiamo trarne vantaggi. ![]() l diario di allenamento che Tozzi propone, prevede che gli atleti siano “attivi”. Ne consegue che prendere nota dei progressi (anche minimi) e descrivere tutte le sensazioni provate, ecc., fanno “vivere” (ed accettare) il programma come se fosse PROPRIO ed INDIVIDUALE. Tozzi combatte la filosofia di altri metodi di rafforzamento basati sulla ricetta, spesso superficiale, del 4×10, ovvero molte schede proposte da istruttori basano il lavoro su serie e ripetizioni spesso uguali. Questo, secondo l’ideatore del metodo, è la causa della mancata crescita, in quanto l’atleta si “concentra” nel portare a termine il lavoro senza “sentire” il peso e la fatica. Presto, insieme alla mancanza di risultati, l’atleta viene sopraffatto dalla noia che lo spinge ad andare al mare. Altro punto a favore, è la durata molto breve del lavoro: in 45’ si è fuori della palestra. Questo non solo per comodità, ma, soprattutto, perché da tempo gli studiosi hanno scoperto che la durata dell’allenamento con i pesi deve essere breve, per le teorie dell’influenza del Testosterone e del Cortisolo sul lavoro muscolare. Certo, il fatto che la costanza dell’allenamento non sia elemento fondamentale, fa si che l’atleta non avverta l’assenza in palestra come un “senso di colpa” che, in genere, è il fattore responsabile dell’abbandono dei programmi di potenziamento. La modalità di esecuzione degli esercizi e l’abbinamento degli stessi producono effetti importanti, che non devono essere sottovalutati. Ho l’obbligo di precisare che, per ottenere ottimi risultati, l’impegno durante la seduta deve essere MASSIMO ed INTENSO. Queste condizioni devono essere rispettate, perché, è ben chiaro a tutti, non c’è crescita senza fatica.. E’ fondamentale un grande coinvolgimento emotivo dell’atleta ed è importante anche che l’allenamento sia svolto con un compagno con cui farsi assistenza vicendevole. La mancanza di un partner di fiducia può rivelarsi un limite e per questo motivo chi va in palestra non dovrebbe esitare a chiedere assistenza agli istruttori. Il programma, basato sul Metodo B.I.I.O, prevede una graduale introduzione all’allenamento con i pesi. Chi si appresta ad iniziarlo in questo periodo, potrà verificare che, con l’esperienza, può essere facilmente portato avanti anche nel periodo agonistico. L’eccellente flessibilità del programma fa si che, con l’aiuto del proprio tecnico, si potranno trovare benefici anche e soprattutto per i giocatori e giocatrici che non hanno molto tempo da dedicare al potenziamento in palestra. Preciso che questa è una proposta soprattutto per chi vuole lavorare, “da solo” , sullo sviluppo muscolare, sulla forza di base e non sul potenziamento specifico della pallamano. Quest’ultimo deve essere allenato con la squadra e non può, il metodo B.I.I.O, sostituire altre metodiche di sviluppo della potenza alattacida specifica. L’eccellente flessibilità del programma fa si che, con l’aiuto del proprio tecnico, si potranno trovare benefici anche e soprattutto per i giocatori e giocatrici che non hanno molto tempo da dedicare al potenziamento in palestra. Preciso che questa è una proposta soprattutto per chi vuole lavorare, “da solo” , sullo sviluppo muscolare, sulla forza di base e non sul potenziamento specifico della pallamano. Quest’ultimo deve essere allenato con la squadra e non può, il metodo B.I.I.O, sostituire altre metodiche di sviluppo della potenza alattacida specifica. Claudio tozzi - preparatore atletico - contatti qui ![]() - Pratichi sport e non sai come alimentarti? - Vuoi essere in forma per l' efficienza durante una corsa o in bicicletta? - Pensi che il massimo sia fare colazione con le fette biscottare con un velo di marmellata? - Allora forse è meglio che guardi subito questo DVD/Streaming.... |
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