Il bilancio fallimentare della nostra spedizione ai recenti mondiali di Pechino, sta facendo perdere la testa a parecchi.
Il mio atto di “dolore” e cioè l’articolo [L' Allenamento di Atletica Leggera Italiano? Un Inutile MASSACRO], pubblicato volutamente PRIMA della manifestazione, dove cerco di comprendere a livello tecnico i motivi che ci avrebbero portato poi a non vincere nemmeno una medaglia (cosa che è riuscita invece a Etiopia,Eritrea,Bahamas,Tajikistan,Uganda e Kazakistan), ha creato decisamente molto scalpore.
Prima mi scrive la madre di Andrew Howe che smentisce che lei sia l’ allenatrice del figlio (ne prendo atto che non lo segue più da quest’ anno) e poi trovo dei commenti molto pesanti da parte di tutta la famosa famiglia Ottoz.
Eddy, il padre grandissimo ostacolista, è due volte campione europeo e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Città del Messico.
Anche Laurent è stato un ottimo ostacolista prima e anche efficace quattocentista. Ha anche il primato del mondo dei 200 metri ostacoli.
Infine l’altro figlio Patrick è stato un buon specialista dei 400 ostacoli (settimo tempo italiano di tutti i tempi).
Mi ritrovo i loro commenti nella bacheca di una loro amica, tale Elisa Brocard, cui chiedo cortesemente l’ amicizia con un messaggio per poter rispondere ai commenti.
Ma la cosa non mi viene accordata; allora lo faccio anche con tutti e tre gli Ottoz, ma nemmeno loro mi danno la possibilità di replica.
Quindi, se lor signori permettono, visto che non siamo in Corea del Nord, rispondo in questa sede.
Io ho troppo rispetto per Eddy Ottoz, una vera leggenda dell’atletica, tuttavia pur di darmi torto ha detto delle cose, obiettivamente, inesatte.
Tralascio il fatto che scrive che ho qualcosa da vendere (come se fosse un reato, chissà; io non faccio l’ elettrauto, ma il preparatore e cerco di diffondere il mio lavoro), poi scrive che io non sarei aggiornato sui volumi di lavoro.
Esattamente Eddy Ottoz scrive: “Sbaglia per difetto riguardo ai giovani e per eccesso rispetto agli over 19.”
Massimo rispetto, ma questo lo dice lui. Io tengo lezioni ai centri olimpici e le ore degli over 19 sono quelle (20-30 ore, in qualche caso anche di più…), ho parlato con centinaia di atleti e istruttori prima di scriverlo; non ho trovato quasi nessuna eccezione.
Per quanto riguarda gli under 19, oltre al fatto che le ore di lavoro da me citate sono state anche confermate dalla "Gazzetta dello Sport", ho contattato diversi ragazzi e mi hanno confermato che loro si allenano, mediamente, 15-20 ore settimanali. Poi certo ci saranno sicuramente delle eccezioni in più o in meno, ma la media è quella.
Ma è una discussione che ci può stare (anche se poi mi deve spiegare allora perchè dai 18 anni in poi si rompono tutti, visto che va bene cosi, no?), ma è soprattutto dal figlio Laurent che arrivano le accuse più pesanti verso il sottoscritto.
Vado nel dettaglio:
- Laurent Ottoz: Ciao Elisa, ho raramente letto una serie di cavolate (per essere gentile ed educato) come queste.
Già uno che si definisce "Consulente preparazione atletica per tutti gli sport, sia di potenza che di resistenza" ti fa capire molto sulla sua presunzione e quindi, per quanto mi riguarda, sulla sua credibilità. Il famoso tuttologo...-
Risposta: io non sono tuttologo e anzi contesto chi si ritiene tale.
Tutto nasce dal fatto che nel 2001 pubblicai il mio libro che era dedicato essenzialmente al fitness e agli sport di forza, ma che nel corso degli anni venne letto anche da atleti e preparatori atletici di tanti altri sport.
Dal quel giorno, ogni settimana mi arriva, un fax, un email, messaggi facebook, comunicazioni personali, ecc. che mi relazionano, con entusiasmo, sui loro successi con l’applicazione dei concetti del mio BIIO in qualunque disciplina, tra i quali:
- Nazionale di windsurf (diversi campionati italiani vinti con Pugliese, Cucchi , Begalli e Beverino)
- Salto in alto (record del mondo master over 45)
- Penthatlon moderno (titolo italiano con Lavina Bonessio 2011)
- Apnea statica (titolo italiano 2008)
- Ciclismo (Campionato spagnolo 2011 e record dell' ora master con la medaglia d' argento olimpica di Atene, Josè Escuredo, attualmente commissario tecnico della nazionale venezuelana di ciclismo, campione del mondo di ciclismo 2014 master)
- Pallamano (Serie A)
- Calcio (Gallipoli 2008-2009, con salita in serie B per la prima volta nella storia della società)
- inoltre pallavolo, beach volley, triathlon, atletica leggera, ciclismo grand fondo, golf, tennis e tanti altri sport.
Insomma non ho deciso io che il mio sistema andava bene per ogni sport, ma gli stessi atleti che lo hanno provato.
Anzi, ti confesso che ne fui molto sorpreso, figurati; per me l’umiltà è la prima cosa.
Con la pubblicazione dell’ articolo sull’ atletica le testimonianze sono anche aumentate e le sto mettendo tutte in questa pagina: http://www.preparatoreatleticovincente.com/testimonianze.html
Saranno tutti dementi, mitomani e scansafatiche, giusto?
- Ma Laurent Ottoz continua: Ma, per risponderti più specificatamente, l'Atletica, così come ogni altro sport, ha le proprie peculiarità e sicuramente non si può adattare un particolare modello di allenamento del Body Building (mondo da cui l'autore dell'articolo proviene e che sappiamo essere mooolto particolare) ad essa. Esigenze prestative, fisiche e fisiologiche differenti in tutto e per tutto.-
Risposta: come sopra. Ripeto, non sono stato io ad adattare il mio modello di allenamento agli altri sport, ma gli stessi atleti.
Cosa dovevo fare? Mettere sopra il mio libro una fascetta con scritto sopra:
“Attenzione, questo è un libro di bodybuilding, se fate i 110 ostacoli NON potete leggerlo, mi raccomando! Se provate a farlo e vi funziona meglio del vostro allenamento precedente, sappiate che tutti dicono che è impossibile. E se poi fate il vostro record personale o del mondo sappiate che il BIIO è solo marketing!”
Dovevo fare questo per non turbare le tue certezze, giusto Laurent?
- Ancora Laurent Ottoz: Nell'articolo l'autore approfitta di una purtroppo agghiacciante situazione reale che l'Atletica sta vivendo (infortuni e controprestazioni) per promuovere e vendere il suo metodo BIIO come fosse la panacea, la soluzione al problema.-
Risposta: io non approfitto proprio di nulla. L’ articolo l’ ho pubblicato PRIMA dell’ inizio dei mondiali di Pechino proprio per evitare quest’ accusa.
Come potevo sapere che sarebbe stato un disastro? Semplice, perché (ripeto) faccio lezione di preparazione/alimentazione ai centri olimpici e ho visto come si allenano gli atleti, non ho mica la sfera di cristallo.
Quindi invece di prendertela con me che cerco di dare delle soluzioni che tu non hai mai provato (e quindi non sai se veramente funzionano), vai a cercare chi stato capace di portare l’ Italia dell’ atletica a livello del terzo mondo (anzi no, i paesi del terzo mondo qualche medaglia l’ hanno pure vinta…)
- Ancora Laurent Ottoz: Infatti, non appena apri il link ti appare il pop-up della segretaria del corso che ti chiede "Hello, would you like to talk about our products?". -
Risposta: quindi avere una chat con risposta rapida adesso vuol dire che il mio sistema di allenamento non funziona? Ma stiamo scherzando?! Questo è il livello delle tue critiche!? Ma per favore.
- Laurent Ottoz: E come se non bastasse, l'articolo è una continua pubblicità. L'ho conosciuto ad un convegno sulla Dieta Paleolitica in cui il relatore era Loren Cordain (l'ideatore di tale alimentazione), ma durante il quale c'è stata una chiara autopromozione del soggetto in questione e dei suoi prodotti. Chiamasi "Marketting", con due "t".-
Risposta: In quel convegno ho parlato 15 minuti all’inizio e il resto dei due giorni il microfono è stato completamente in mano al solo Prof. Cordain, che non ha pubblicizzato proprio nessun prodotto.
Dove hai visto autopromozioni quindi lo sai solo tu.
-Laurent Ottoz insiste: Tornando all'articolo, peccato che a parte una sola citazione scientifica, a fronte di mille altre facilmente reperibili che dicono il contrario, egli parli genericamente di "recenti studi scientifici di varie università di scienze motorie mondiali", senza citare le fonti. No fonti no party.-
Risposta: su questo hai ragione, ma non l’ho messa non perché non ci sia, ma per l’esatto contrario, perché la bibliografia è sterminata e metterla appesantiva troppo l’articolo.
Ma visto che le hai chieste, eccole (spero che bastino…):
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E sei vuoi ne ho altri, sempre se hai tempo Laurent… Poi magari facciamo il party insieme... Chiama anche George Clooney.
-Sempre Laurent Ottoz: Arriva addirittura ad autocelebrarsi e ad insultare Joe Weider dicendo che il suo metodo "è diventato il sistema tricolore più diffuso in Italia, secondo solo all’ indegno metodo americano Weider". Il sistema più diffuso in Italia??? Tu lo conoscevi? Io no (fino alla presentazione cui accennavo prima), e ti assicuro che sto abbastanza sul pezzo. Faccio quindi fatica a credere che sia il sistema più diffuso, almeno in Atletica-
Risposta: La diffusione del mio sistema è certificata da un ente europeo del fitness di Bruxelles, EHFA, che ha fatto un sondaggio presso le palestre italiane ed è risultato che il BIIO è praticato da 1-3 persone per palestra in Italia.
Calcolando che le palestre sono circa 12.000, il mio sistema è attuato da 12.000-25.000 circa in tutti il paese.
Non è strano, il mio libro ha venduto circa 30.000 copie ed stato tradotto anche in spagnolo.
Tutt’ ora ne vendo 5-10 copie al giorno e il libro è uscito 15 anni fa.
Il BIIO fa parte anche del corso di studi presso la Facoltà di Scienze Motorie di Torino, con il Prof. Nunzio Nicosia ed è il libro sulla forza e fitness consigliato alla Facoltà di Scienze Motorie Cattolica di Milano.
Tuttavia a sentire a te sembra che vengo dal nulla.
Ma sono sicuro che tu sapresti fare di meglio.
Laurent Ottoz: Gli esempi che fa sono talmente inopportuni che denotano solo una scarsa conoscenza della realtà e della metodologia dell'allenamento dell'Atletica con i suoi principi "basic".
L'esempio del Master poi è talmente imbarazzante che non merita neppure un commento, se non dicendo che è solo normale che in età avanzata il volume ceda spazio all'intensità per problemi legati ai più lunghi tempi di recupero e rigenerazione, al logorio e quindi ad una programmazione che per forza di cose non può essere quella giovanile o del momento top della carriera di un atleta. E poi, il master non fa testo perché non si parla di alto livello, se non in casi eccezionali che possiamo ammirare ad Olimpiadi e Mondiali.
Risposta: Spiegazione un pò contorta, francamente sembra che non sai giustificare il risultato e la butti su “il master non fa testo”, che non vuol dire assolutamente nulla.
Un record del mondo è un record del mondo e se prima, con i vecchi allenamenti, non riusciva a farlo un motivo ci sarà stato no?
E anche ammesso (e assolutamente non concesso) che il BIIO valga solo per i Master perché allora non provare? Tanto perdiamo sempre anche in quel settore no? Che vi costa? Cosa c’è, avete paura che funzioni sul serio?
Comunque bando alle polemiche, in realtà comprendo il tuo scetticismo, ma se vuoi bene all’ atletica, se volete bene all’ atletica, perché non provare qualcosa di diverso e tentare di una collaborazione insieme?
Capisco perfettamente il vostro punto di vista e anche la vostra reazione "familiare".
Tanti anni passati ad allenarvi cosi, a mangiare cosi e poi improvvisamente arriva uno (che viene pure da un altro sport!) e vi dice che è tutto sbagliato.
E’ dura da mandare giù, vi capisco, ma la mia non è presunzione, ma se i dati oggettivi mi hanno portato a questa conclusione, cosa devo dirvi?
Ripeto, bando alle questioni personali, l’atletica italiana ha, oggettivamente, bisogno di essere formattata, io mi metto umilmente a disposizione per aiutare questa rifondazione, lo ha detto anche il vostro presidente ieri no?
Datemi un piccolo gruppo d’ atleti e un paio di anni e sono sicuro che saprò fare bene.
Se dopo questo tempo non avrò portato risultati, buttatemi fuori come un cane.
Tanto peggio di Pechino non potrò mai fare…
Claudio Tozzi
p.s.1 L’ altro simpatico figliolo, Patrick, mi ha scritto semplicemente: “Sarò più sintetico. È un cazzaro”.
E’ proprio vero, negare l’evidenza, cioè che non vinciamo una medaglia d’ oro ai mondiali dal 2003 perché siamo rimasti a Mennea e Vittori, fa veramente perdere la testa a tutti.
Anche alle famiglie più nobili.
p.s. 2 Lo dico solo io? No, iniziano a dirlo anche gli stessi atleti azzurri olimpici...
"Personalmente ritengo che ci si debba affidare ad una preparazione che non sia figlia di un concetto base intoccabile.
Faccio un esempio: se il professor Vittori conosceva la giusta metodologia per consentire a Pietro Mennea di arrivare sempre al massimo della forma nell’appuntamento più importante dell’anno, non è detto che la stessa metodologia sia valida per tutti.
Bisogna studiare caso per caso.
Credo in tutta sincerità che non ci siano tanti tecnici preparati e comincio a pensare che forse chi non è stato un atleta di vertice faccia fatica a diventare un tecnico di grande qualità."
--- Fabrizio Donato - Atleta nazionale di Atletica - medaglia a Londra. ----